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L'UOMO AL TEMPO DEL COVID-19

  • Immagine del redattore: Deborah Danieli
    Deborah Danieli
  • 16 mar 2020
  • Tempo di lettura: 2 min


Mai come in questi giorni, difficili, surreali, pieni di interrogativi e paure, la nostra società ricorda all’improvviso che siamo vulnerabili. Affannati nella nostra quotidianità, ingannati da noi stessi sulla nostra natura, indaffarati a curare il nostro ego, la nostra immagine, la nostra carriera, il nostro equipaggiamento di oggetti e cose, ci siamo dimenticati della nostra sostanza e della nostra essenza.


Animiamo le nostre intenzioni in virtù della soddisfazione immediata di bisogni e desideri, tanto da svuotarne completamente il significato. Mai realmente soddisfatti, alla ricerca di qualcosa che non ha un nome chiaro o una forma certa, in un tempo in cui l’usa e getta è diventato una necessità. Rincorriamo il tempo per non invecchiare, per non perdere quanto guadagnato, per avere di più. Come divinità dei nostri templi personali, che possono e devono per diritto.


Oggi si mette in discussione ogni certezza su noi stessi, sul nostro mondo, sul nostro modo di vivere e relazionarci con l’altro.


Non siamo immortali, la gioventù svanisce in fretta e le forze lentamente cominciano a diminuire. I nostri concetti di bellezza, vitalità e benessere risultano alterati e lontani da ciò che realmente siamo. Lamentiamo disturbi, frustrazione, malessere, che tentiamo di scacciare in molti modi, senza ascoltare veramente noi stessi.


Incapaci di fermarci e non educati ad interrogarci, non riusciamo a sentirci, ad individuare il nostro dolore come la nostra forza, i nostri pensieri come le nostre potenzialità, la nostra strada come lo scopo della nostra vita.


Responsabilità, sacrificio, conquista, rispetto, umanità, comunità, bene, in relazione a sé e in relazione all’altro, sono diventati principi astratti ed evanescenti mentre dovrebbero essere solidi e saldi come la roccia.


La dimensione dell’adultità ne esce cancellata, dalla mancanza di struttura, di capacità introspettiva e di pensiero critico. Il nostro potere, indebolito. Il nostro valore, quasi azzerato.


Ma noi siamo molto di più di tutto ciò, ne abbiamo prova nella storia e nella scienza.

Vale quindi la pena ricordarlo e affermarlo con forza, affinché sia chiaro di quanta bellezza, coraggio, solidarietà, ingegno, amore, è capace il genere umano.


  • Abbiamo straordinarie capacità di apprendimento, adattamento e cambiamento, tali da averci portato dalla clava allo spazio.

  • Siamo dotati di grandi cuori, che possono amare all’infinito, rigenerando i propri e gli altrui sentimenti, in un crescendo corale e virtuoso.

  • Possiamo salvare vite e batterci da eroi per valori come giustizia, libertà, amore.

  • Siamo in grado di intraprendere imprese grandiose e di discernere il bene dal male, scegliendo il bene.

  • Siamo esseri speciali, portatori sia di luce che di oscurità, sia di vita che di distruzione.


Dobbiamo riappropriarci dei significati di uomo e genere umano per i quali molti, nella storia, si sono interrogati cercando risposte e molti spesso hanno lottato e dato la vita per difenderne i valori.


Dobbiamo avere il coraggio di essere ciò che siamo.

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