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SE VUOI, PUOI

  • Immagine del redattore: Deborah Danieli
    Deborah Danieli
  • 3 gen 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 17 ago 2022

PERCHE' DIPENDE TUTTO DA NOI E NON CI SONO SCUSE


Possiamo fare tutto ciò che vogliamo. Se lo vogliamo veramente e se siamo pronti a partire da ciò che siamo.


Non è uno slogan new age, ma un’affermazione, un fatto, una presa di coscienza.

Ognuno di noi, ha dentro di sé un’attitudine particolare, una spiccata sensibilità verso un determinato ambito, interessi specifici, determinate capacità, bisogni personali, desideri e sogni nel cassetto.

Per ognuno di noi ci sono motivazioni, esperienze e persone che in qualche modo concorrono a determinarci e a influenzarci.


Non sempre riusciamo ad intraprendere la strada che vorremmo. A volte perché abbiamo bisogno di tempo per capire quali siano le nostre aspirazioni, a volte perché qualcun altro ha scelto per noi, a volte perché gli eventi ci hanno portato fuori rotta, a volte perché non ci abbiamo creduto noi stessi e nessuno ci ha incoraggiati.


Spesso, mentre molte persone mi raccontano storie e vicissitudini della loro esistenza, mi ritrovo ad ascoltare l’espressione ad alta voce dei loro desideri:

  • ah, come mi piacerebbe essere…

  • vorrei aver studiato...

  • mi piacerebbe fare…

  • vorrei avere…

  • avrei voluto tanto…

e la prima cosa che penso è

  • bene! Ora che sai cosa ti piace e ti appassiona, ora che hai coscienza di te e sai quel che vuoi, puoi partire!

ma quella che a me sembra una buona notizia, frequentemente porta i miei interlocutori in una landa desolata, fatta di scuse e giustificazioni, credenze e mistificazioni, dalla quale sembra impossibile scappare.


LA NOSTRA RESPONSABILITA'


Decidere quale sarà il nostro cammino, non è semplice. Prendersi la responsabilità di intraprendere un percorso preciso può essere molto difficile perché nel momento in cui ci assumiamo la responsabilità delle nostre scelte e della direzione da perseguire, non ci sarà più il “caso” a cui addossare le colpe di obiettivi mancati, ma dovremo fare i conti con la nostra motivazione, la capacità di perseveranza e le nostre risorse.


Quando usiamo il condizionale per esprimere i nostri desideri, usiamo una formula semplificata che ci toglie dall’imbarazzo di doverci dare da fare sul serio e troviamo i motivi, non dipendenti da noi, che ci spiegano perché non è possibile fare, essere o avere.


Se desiderassi scalare una montagna, potrei cercare di immaginare come andrebbe, a cosa andrei incontro, quali sorprese potrebbero cogliermi. Ma se decido di scalare una montagna, assumo la consapevolezza che dovrò impegnarmi per arrivare in cima. So che sarà faticoso, richiederà tempo e pazienza. So che ci saranno tratti difficili, che potrebbero rallentarmi e richiedermi un supplemento di energie e dedizione. So che potranno esserci momenti avversi nei quali la mia resistenza e la mia forza saranno messi alla prova.


Inoltre se decido di scalare il monte Everest, ma non ho mai fatto una attività simile prima d’ora, non potrò farlo subito, ma dovrò esercitarmi per gradi, cominciando a prendere confidenza con alture decisamente più modeste per allenarmi, impegnando tempo e risorse.


Quindi, oltre ad assumermi le responsabilità delle mie decisioni, prendo atto di chi sono e da dove parto, analizzo la fattibilità del mio progetto e considero l'eventualità di correggere il tiro, perché la riuscita della mia impresa, dipende anche dalla verifica dell’attrezzatura a mia disposizione e di ciò che mi devo procurare.


IN CONCLUSIONE


La paura e la convinzione di non essere in grado di farcela o di non essere nella giusta condizione per avanzare, ci inducono a lasciar perdere e a trovare mille motivi per i quali non complicare la nostra vita e rimanere nella zona di comfort, anche se a volte non è proprio così confortevole.


Il proverbio volere è potere sintetizza una grande verità, ma a mio avviso con la parola “volere”, oltre a mirare ad un obiettivo, è opportuno mettere in conto e accettare la responsabilità personale e la necessità di impegno, tempo e pazienza, mentre con la parola “potere” occorre intendere che esso debba essere agito.



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